sabato 21 dicembre 2013

SAPONE LIQUIDO PER BUCATO "STRONG"

Ultima edizione
Da quant'è che mi ispiravo di fare un bel sapone liquido per il bucato senza perdere una giornata intera dietro alla cottura della pasta di sapone.
Il metodo facile facile l'ho trovato sulla penultima edizione del libro di Patrizia Garzena e Marina Tadiello ed è il metodo "tutto a freddo".
Ho seguito alla lettera tutti i passaggi sino a che ho ottenuto la mia pasta di sapone che poi sono andata a diluire, sempre secondo istruzioni, per ottenere il mio sapone liquido.
Sapone liquido per bucato "Strong"
Il colore del sapone varia secondo le essenze o fragranze che utilizzate dopo la diluizione della pasta di sapone. In questo caso, per esempio, io ho utilizzato una fragranza al latte e miele e di conseguenza il mio liquido è diventato color caramello, ma il profumo è dolce e rimane anche sui panni dopo il lavaggio in lavatrice :-)
Comunque ora non vi lascio in attesa e vi dico subito come ho formulato questa semplice ricetta.
SAPONE LIQUIDO PER BUCATO "STRONG"
  • 200 g di Olio d'Oliva
  • 200 g di Strutto
  • 100 g di Olio di Ricino
  • 115 g di Idrossido di Potassio (titolo 85%) con eccesso di 4 g
  • 280 g di Acqua demineralizzata
  • Acqua demineralizzata per la diluizione con rapporto 1:2, cioè una parte di pasta di sapone e due parti di acqua
  • Fragranza o olio essenziale a piacere (al massimo 25 ml per ogni kg di sapone diluito)
Innanzi tutto mi sono "abbardata" con mascherina, occhiali, guanti e grembiule!!!!!
Dopo di che ho iniziato a pesare tutti gli ingredienti; ho sciolto lo strutto sulla cucina economica prima di unirlo agli oli freddi dove poi ho versato la soluzione caustica (temperatura sui 70°C circa).
Miscela addensata
Ho mescolato con un mestolo di legno per amalgamare bene i grassi ed ottenere così un composto denso come una crema pasticciera. Dopo ho messo da parte per far riposare l'amalgama mescolando di tanto in tanto per assicurarmi che tutti i grassi fossero stati ben omogeneizzati.
Miscela ben omogeneizzata
Ho riposto nuovamente a riposare la mia pasta di sapone in luogo sicuro ed ho continuato a sbirciare ed eventualmente a mescolare per garantirmi l'intera saponificazione di tutti i grassi. Dopo 24 ore la mia pasta di sapone si presentava così:
Pasta di sapone dopo 24 ore
A questo punto, avendo ottenuto una pasta di sapone completamente omogenea e senza alcun grasso "galleggiante" ho lasciato riposare per alcuni giorni (in realtà è trascorsa una settimana) sino a quando ho visto che la pasta di sapone ha assunto un aspetto traslucido, gelatinoso e quindi ho capito che finalmente il mio sapone era pronto per essere diluito.
Pasta di sapone gelatinosa
Ho voluto subito testarla :-)
Questa volta per fare in fretta mi son servita del mio adorabile Bimby dove ho scaldato prima 500 g di acqua demineralizzata e dopo ci ho aggiunto 250 g di pasta di sapone. Ho impostato il mio elettrodomestico a 40 minuti, 80°C, velocità cucchiaio. 
Scioltasi per bene la pasta di sapone ho lasciato raffreddare per poi passare a travasare il tutto nel flacone dove per ultimo ci ho aggiunto 25 ml di fragranza.
E' ormai da oltre un mese che uso questo detergente in lavatrice direttamente nell'oblò, accoppiandolo ovviamente all'immancabile sodio citrato e all'ammorbidente ottenendo così un bucato pulito e profumato.
Per i panni bianchi e molto sporchi faccio uso contemporaneamente anche del percarbonato, invece per i delicati e colorati aggiungo al massimo un pò di candeggina delicata (non quella commerciale!). In ogni caso sono pienamente soddisfatta dei risultati e per questo devo ringraziare i preziosi consigli di Patrizia Garzena :-)
E con questo articolo ne approfitto anche per farVi i miei migliori Auguri di un sereno Natale.





mercoledì 4 dicembre 2013

"LA MANTECA" Crema mani effetto barriera

Mai come ora mi son ritrovate le mani così sciupate tanto che con esse potrei addirittura fare uno scrub per il viso. Il dorso, le nocche e tutte le zone periungueali sono secche, disidratate e squamate...insomma al posto delle mani mi sembra di avere due grattugie per il formaggio!!!! Purtroppo devo dire che la colpa è solo mia, in quanto negli ultimi tempi ho trascurato notevolmente questa parte del mio corpo ed oltretutto ero rimasta anche senza la mia solita crema. Questa trascuratezza ha fatto sì che mi ritrovassi in questo stato pietoso. Dovevo per forza ricorrere ai ripari. Innanzi tutto, seguendo un ottimo consiglio di Monica, ho effettuato degli impacchi di miele e scorza di limone per ammorbidire e nutrire la pelle ormai disidratata sino all'osso. Dopo di che ho preparato immediatamente una crema nutriente, idratante, protettiva, emolliente e soprattutto rigenerante! Più che crema la definirei quasi un burro data la sua consistenza molto sostenuta e densa che si spalma benissimo e si assorbe lentamente massaggiando le mani per riattivare la circolazione. Non rimane per nulla untuosa e dà la sensazione di aver avvolto le mani proprio con una pellicola protettiva dall'effetto barriera contro le intemperie di questo periodo. Finalmente le estremità dei miei arti superiori stanno ricominciando ad avere un aspetto decente, ma soprattutto ad essere morbide e vellutate.
Ora vi dico come ho preparato la mia crema-formula urto!
"LA MANTECA"
Crema mani effetto barriera
LA MANTECA
Fase A/1
Fase A/2
Fase B
Fase C
  • 5 g di Datterulina AP
  • 2 g di Miele d'acacia
  • 0,6 g di conservante
  • 8 gtt di o.e. di Bergamotto
Per velocizzare i tempi mi son servita del Bimby nel cui boccale ho messo l'intera Fase A/1; ho impostato 10 minuti a 60°C velocità 1. Nel frattempo in due bicchieri separati ho pesato la Fase A/2 e la Fase B e li ho posti su una griglia rialzata sulla mia cucina economica per intiepidirli. In un bicchierino a parte ho mescolato l'intera Fase C ed ho tenuto in attesa.
Trascorsi i 10 minuti le mie cere e burri erano già ben sciolte quindi ho reimpostato il Bimby: 5 minuti a 37/40°C velocità 1 ed ho atteso che la temperatura scendesse prima di aggiungere la Fase A/2. Quando la temperatura del mio elettrodomestico si è abbassata ho aggiunto, sempre con lame in movimento, gli oleoliti tiepidi ed ho aumentato la velocità a 4. A questo punto ho iniziato a versare a filo l'idrolato dall'apposito foro sul coperchio ed ho aumentato la velocità a 8 per 1 minuto. Avvenuta l'emulsione perfetta e cremosa ho aggiunto la Fase C sempre con lame in movimento a velocità 3 per 5 secondi.
Ho svuotato il boccale del Bimby ed ho travasato la mia crema negli appositi contenitori. Il colore è carino perchè tende al rosa antico grazie all'iperico che ha rilasciato le sue tonalità; il profumo è caldo perchè prevale l'odore inconfondibile dell'elicriso che in concomitanza col bergamotto ha creato un aroma dolce ed, appunto, caldo. 
Nella sua semplicità questa crema, o meglio Manteca/Burro, ha la capacità di rigenerare la pelle secca e sciupata grazie alla presenza dell'elicriso ed iperico delle cui notevoli proprietà siamo al corrente. Le cere ed i burri oltre che dare emollienza servono soprattutto a creare quell'effetto barriera contro il gelo che in questi giorni è arrivato all'improvviso.
Ovviamente è una crema indicata soprattutto per le mani particolarmente sciupate e disidratate, per coloro che sono costretti a lavorare a mani nude sotto al freddo, oppure per coloro che soffrono di geloni o anche per coloro che sono spesso a contatto con acqua e detergenti.


lunedì 2 dicembre 2013

"ORO DI CLEOPATRA" - MASCHERA PEEL OFF FATTA IN CASA

La scorsa settimana ero al telefono con Flavia e si parlava di maschere casalinghe per la pulizia approfondita del viso. Ad un certo punto è saltata fuori l'idea di creare in casa una maschera Peel Off. Ci siamo confrontate sull'uso di alcune materie prime da utilizzare per la realizzazione di tale prodotto ed abbiamo iniziato a sperimentare.
Per Flavia il primo esperimento è stato deludente in quanto la sua maschera si seccava sul viso e non aveva quella classica consistenza gommosa dei Peel Off commerciali.
Anche per me non è stato semplice trovare gli accostamenti giusti ed al contrario di Flavia ho ottenuto maschere gelatinose molto "molli" che necessitavano per forza del spugnetta imbevuta d'acqua per essere asportate dal viso. Con tutta franchezza, nonostante i risultati non fossero quelli sperati, devo ammettere che tali maschere le ho trovate strepitose se non altro per la bella sensazione di pulizia e freschezza che ho sentito sulla mia pelle secca.
Come al solito, però non mi sono arresa e mi sono consultata anche con il mio braccio destro, ossia Monica, la quale mi ha dato altri suggerimenti. Ho continuato a sperimentare sino a che non mi è venuta in mente la ricetta della famosa "ceretta araba" o forse più conosciuta come "Oro di Cleopatra". Sicuramente vi starete chiedendo cosa c'entri la ceretta con una maschera. In realtà c'entra eccome!!!!!
La "ceretta araba" si realizza con acqua, zucchero, miele ed un goccio di limone; si lascia caramellare leggermente sul fuoco sino ad ottenere un composto "gommoso" tale da poter essere prelevato con le dita formando delle piccole palline da applicare e far aderire sulla pelle...poi con dei piccoli strappi si procede all'epilazione.
Partendo dunque da questo composto vi racconto ora cosa son riuscita a ricavare.
ORO DI CLEOPATRA
Maschera Peel Off
Sciroppo
  • 25 g di zucchero semolato
  • 30 g di zucchero a velo
  • 90 g di acqua (oppure infuso o decotto di erbe appropriate)
  • 50 g di miele d'acacia
Ho preparato questo sciroppo procedendo così: ho versato in un pentolino l'acqua e gli zuccheri ed ho posto sul fornello a fiamma bassa. Ho atteso che gli zuccheri fossero ben sciolti ottenendo uno sciroppo semplice ed infine ci ho aggiunto il miele. Ho amalgamato la soluzione per benino sempre sul fornello ed ho aspettato che si raffreddasse prima di esser messa da parte in un contenitore di vetro.
Sciroppo di zucchero e miele

Ho chiuso il contenitore ermeticamente ed ho messo da parte.
Gelatina
Tapioca, zucchero e carragenine
  • 5 g di farina di Tapioca
  • 5 g di zucchero a velo
  • 1 g di carragenine
  • 80 g di acqua (oppure infuso o decotto di erbe appropriate)
In un pentolino ho mescolato le polveri e vi ho aggiunto l'acqua; ho posto sul fornello a fiamma bassissima e mescolando di continuo ho atteso che si formasse un gel bello denso.
Gel di tapioca, zucchero e carragenine
Ho atteso che si raffreddasse ed anche questo l'ho messo da parte.
Maschera Peel Off
  • 40 g di sciroppo di zucchero e miele
  • 25 g di gel di tapioca, zucchero e carragenine
In un pentolino ho versato 40 g di sciroppo ed ho posto a caramellare dolcemente su fiamma bassissima.
Sciroppo caramellato
A questo punto, mentre lo sciroppo era ancora caldo, ho aggiunto 25 g di gel di tapioca, zucchero e carragenine, per ottenere un composto gommoso, ma morbido tale da poter essere steso sulla pelle senza difficoltà.
"ORO DI CLEOPATRA"

Il composto finale è, come noterete dalla foto soprastante, un gel corposo e gommoso.
Attendete che si intiepidisca e poi passate a stenderlo sul viso nei punti che necessitano di una pulizia più approfondita come per esempio intorno al naso, sul mento e sulla parte sopraccigliare della fronte. Lasciate agire la maschera per almeno 15/20 minuti; dopo di che prendetene un lembo con le dita ed asportate via la maschera (o meglio dire il cerotto) con un dolcissimo strappo.
Ovviamente questa maschera non è perfetta come quelle commerciali, ma è pur sempre un ottimo Peel Off che grazie alle proprietà addolcenti e nutrienti del miele, all'azione esfoliante dello zucchero e all'effetto idratante delle carragenine conferisce alla pelle una pulizia accurata dai famigerati punti neri  donando luminosità, compattezza e morbidezza persino alle pelli più secche e sciupate.
Sicuramente è un prodotto che andrà migliorato con successive sperimentazioni, ma almeno questa maschera Peel Off è un punto di partenza che potrà stimolarvi nel modificarla e renderla più "vicina" a quelle che si trovano in commercio.
Attendo dunque impazientemente i vostri risultati con le eventuali modifiche :-)

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