giovedì 26 settembre 2013

SAPONE "CREMA D'AVENA"

Sapone "Crema d'Avena"
Siete pronti coi vostri occhialini, guanti e mascherina? Allora procediamo immediatamente alla produzione di questo sapone dalle mille proprietà :-)

SAPONE "CREMA D'AVENA"
  • 550 g di olio d'Oliva
  • 200 g di olio di Cocco
  • 50 g di olio di germe di Grano
  • 50 g di olio di Riso
  • 100 g di oleolito d'Avena (autoprodotto in olio d'Oliva)
  • 50 g di burro di Karitè
  • 300 g di latte d'Avena fatto in casa
  • 134,6 di soda caustica (sconto 6%)
  • 10 di sale da cucina
  • 15 g di sodio citrato
  • 20 ml oli essenziali o fragranze a piacere (facoltativo)
Il procedimento che ho adottato per questo sapone è tutto a freddo!
Vediamo un pò come fare.
Pesate tutti gli oli ed i burri e poneteli nella vostra solita pentola, ma non scaldate nulla. A parte preparate il latte d'Avena prendendo un bel cucchiaio colmo di fiocchi d'avena che immergerete in circa 400 g/ml di acqua demineralizzata. Col minipimer frullate sino ad ottenere una poltiglia. Lasciate riposare per qualche minuto per far sì che i fiocchi scendano sul fondo del boccale dove avete frullato, dopo di che potete passare a filtrare opportunamente con un tovagliolino di cotone o semplicemente con carta filtro. Ora, dal latte che avete ottenuto, prelevatene 300 g e versatelo in una caraffa adeguata alla soluzione caustica. Innanzi tutto sciogliete nel latte prima il sale e poi subito dopo il sodio citrato. Quando non vi è più traccia delle polveri potete aggiungere la soda caustica mescolando energicamente con un cucchiaio d'acciaio per sciogliere immediatamente l'alcale. Questa operazione deve essere effettuata in gran velocità in quanto la soluzione tende a formare grumi "gellosi". Versate ora la soluzione nella pentola dei grassi e mescolate di continuo con il cucchiaio affinchè i burri ed i grassi solidi (olio di cocco) si fondano completamente. Mescolate di continuo e non preoccupatevi ancora di raggiungere il nastro perchè questa è la fase che vi permetterà di saponificare tutti gli oli (questo è il momento in cui potete aggiungere fragranza oppure gli oli essenziali che avete scelto). Quando l'emulsione inizierà a cambiare colore e, cioè a sbiancarsi leggermente, potete iniziare a procedere col minipimer. Mentre frullate cercate anche di muovere il vostro elettrodomestico in maniera circolare per amalgamare bene tutti gli oli presenti. Il vostro sapone inizierà a sbiancarsi raggiungendo pian piano il nastro che, in questo caso non deve essere densissimo, ma dovrà avere la consistenza di un fluido cremoso. Nella preparazione vi renderete conto che la pentola non sarà mai tanto calda da non poterla toccare con le mani...ciò significa che state lavorando ad una temperatura di circa 40°C.
Versate il vostro sapone negli stampi che preferite e ricoprite con carta forno...poi avvolgete in copertine di lana e lasciate a riposo per 48 ore.
Trascorso il tempo, passate a sformare il sapone e procedete alla fase della stagionatura. Adagiatelo su cartoni ricoperti da fogli assorbenti (tovaglioli tipo scottex possibilmente bianchi) e "stipatelo" in un luogo asciutto per circa 6 settimane prima di utilizzarlo.
Sapone "Crema d'Avena"
Il metodo tutto a freddo vi permetterà di conservare le maggiori proprietà degli oli e grassi che avete usato per la creazione di questo sapone, per cui grazie alle bassissime temperature non vi è bisogno di aggiungere l'oleolito oppure l'olio di germe di grano al nastro. Inoltre questo metodo vi consentirà di aggiungere anche fragranze sintetiche che tendenzialmente ammassano il sapone, ma che in questo caso non influiscono sulla resa di un ottimo nastro.
Sulla qualità che dirvi? E' un sapone molto, ma molto delicato sulla pelle e produce una schiuma che sembra più una crema anzichè una schiuma vera e propria...è densa, cremosa appunto, ed è piacevolissima sulla pelle perchè sembra quasi di utilizzare un latte detergente al posto di un sapone.  Dopo l'uso non si avverte quella sensazione di pelle che tira anzi...vi ritroverete con una pelle morbidissima, ben detersa ed oserei dire anche nutrita.
Sapone "Crema d'Avena"


venerdì 20 settembre 2013

SODIO CITRATO IN POLVERE FATTO IN CASA

Sodio citrato anidro
Dopo una lunga assenza eccomi nuovamente qui con l'ultima delle mie preparazioni casalinghe.
Molto spesso i miei lettori mi hanno chiesto cosa fosse il sodio citrato e soprattutto a cosa servisse. Ovviamente Wikipedia ed altri siti accreditati spiegano esattamente cosa sia questa sostanza; da parte mia mi limiterò a riassumere in breve soprattutto l'uso e la funzione che ha nel sapone.
Dunque, il sodio citrato è un sequestrante, cioè sequestra, ossia allontana/separa i metalli presenti in una determinata materia che nel nostro caso è il sapone. Come tale, il sodio citrato evita il formarsi di quella fastidiosa patina sul lavabo dopo aver usato una saponetta solida o anche dopo un lavaggio in lavatrice o lavastoviglie dopo l'uso di un sapone auto-prodotto. Oltre a questa funzione, il sodio citrato serve anche a dare una certa durezza ai saponi solidi e funge da antiossidante poichè evita l'irrancidimento dei grassi presenti. In presenza di acque dure funge anche da addolcitore poichè interagisce con il calcare in eccesso. Non è assolutamente un correttore di pH come si legge da alcune parti in quanto il suo pH è quello canonicamente definito neutro e cioè equivalente a 7!!!!
In commercio si trova generalmente sotto forma di polvere/cristalli, solubilissima in acqua, dal colore bianco, inodore e con un costo relativamente medio basso, anche se è difficile da reperire se non attraverso siti on-line!
Ovviamente data la crisi economica che si abbatte su ognuno di noi giorno per giorno, si tende a fare a meno di alcune materie prime per evitare di pesare sull'economia familiare, quindi ecco che il bisogno aguzza l'ingegno!!!! In questo caso non ho fatto altro che sfruttare le due formule più accreditate per creare in casa il mio sodio citrato pronto all'uso e soprattutto in polvere come quello "industriale".
Non vi lascio più in ansia e passo subito alla ricetta, anzi alle ricette il cui procedimento è del tutto identico
SODIO CITRATO
  • 74 g di soda caustica (NaOH idrossido di sodio)
  • 100 g di acqua demineralizzata o distillata
  • 125 g di acido citrico anidro (132 g di monoidrato)
oppure
  • 75 g di acido citrico anidro (82,5 g di monoidrato)
  • 100 g di bicarbonato di sodio
  • 150 g di acqua demineralizzata o distillata
Se si segue la prima formula, munirsi e proteggersi con guanti di gomma, occhiali e mascherino!!!!

Per mia comodità ho scelto di procedere con la prima formulazione.
In una caraffa di Pyrex versare l'acqua occorrente e sciogliervi la soda caustica. Attendere che l'acqua torni limpida e cristallina ed a quel punto aggiungere tutto in un botto l'acido citrico. Fare molta attenzione a questa manovra perchè l'acido a contatto con la soluzione acquosa reagisce immediatamente con il suo effetto effervescente, per cui tenersi lontano dalla caraffa fino a che finisca la reazione che dura pochissimi secondi!. Mescolare vigorosamente sino a sciogliere completamente la polvere.
Soluzione di acqua, soda e acido citrico
Dopo circa un minuto, il composto inizia a solidificarsi perchè i sali precipitano cristallizzandosi e divenendo bianchi
Precipitazione dei cristalli

A questo punto, prima che il composto inizi ad indurirsi, travasate il tutto in una pirofila di Pyrex 
Travaso dei cristalli

Come si evince dalla foto, il composto tende ad indurirsi in pochissimi minuti, per cui è opportuno "sgrattare" sempre la soluzione dal fondo del contenitore per evitare che si attacchi e che si indurisca tanto da non poter essere più lavorato. Smuovetelo in continuazione con un cucchiaio o spatola in acciaio inox. Questa manovra vi agevolerà il lavoro e vi permetterà di fare meno fatica dopo!
Quando vi renderete conto che il composto prenderà sempre più consistenza pur rimanendo ancora morbido, passate in forno ventilato a 50°C (oppure in forno ellettrico a 60°C con lo sportello semiaperto) per circa 2 ore. In questo frangente di tempo, però dovete tirar fuori ogni 5/10 minuti, la pirofila dal forno e continuare a "sgrattare"
Composto di cristalli ancora umidi

cristalli ancora umidi

Trascorse le due ore e dopo aver smosso continuamente il composto nella pirofila, otterrete dei cristalli secchi, ma compatti e molto grossolani.
cristalli grossolani e quasi secchi

Ora potete travasare il tutto su un foglio di carta forno
Cristalli da frantumare

Ponetevi sopra un altro foglio di carta forno e passateci il matterello schiacciando per bene. Alla fine dell'operazione, se vi rendete conto che i vostri cristalli risultano ancora leggermente umidi, potete rimetterli in forno con le stesse modalità, ma per circa mezz'ora o poco più, secondo necessità! Quando tirerete via la polvere dal forno dovrà essere praticamente asciutta e per verificarlo, basta prenderla tra le dita come se fosse una bella presa di sale. Il contatto dovrà darvi la sensazione dell'asciutto completo perchè la polvere non dovrà attaccarsi o appiccicarsi sulla vostra mano. A proposito, in questo caso potete fare tutto a mani nude perchè la soluzione ha ormai un pH che è uguale a 7, per cui non c'è più pericolo poichè le polveri si sono neutralizzate a vicenda!
sodio citrato reso in polvere
Ora non vi resta che ripetere l'operazione "matterello" sino ad ottenere una bella polvere in cristalli piccolissimi asciutti! Aspettate che siano ben freddi prima di travasarli in un barattolo!
sodio citrato anidro
Questo sopra è il risultato che dovrete ottenere. Come vedete i cristalli sono bianchissimi, anche se risultano ancora un pò grossolani non importa...basta che siano privi di umidità e di acqua affinchè voi possiate travasarli comodamente in un vasetto di vetro a chiusura ermetica!
Sodio citrato 
Ora per vostra curiosità, provate a sciogliere un pizzico di questa polvere in un cucchiaino di acqua e misuratene il pH! Vedrete che sarà neutro...ossia il risultato sarà un bel 7!!!!!
Queste dosi che vi ho indicato vi permetteranno di ottenere circa 190 g di sodio citrato anidro che potete conservare tranquillamente in barattolo chiuso ermeticamente, lontano da fonti di calore e soprattutto lontano da fonti di umidità! Sarà opportuno attendere un paio di settimane prima di utilizzarlo proprio per verificare il suo grado di umidità, perchè se mai dovreste accorgervi che necessita ancora di "asciugatura" sarà il caso di passarlo in forno per un altro pò di tempo. Questo dipenderà molto dall'ambiente in cui vivete...se siete in zone marine o tipicamente umide. Qui in collina direi che non ci sono problemi, ma nonostante questo, verifico sempre che il contenuto sia bello asciutto e granuloso al punto giusto.

L'altra soluzione, cioè quella con bicarbonato al posto della soda caustica è praticamente identica....solo i tempi sono leggermente più lunghi!
Ora non vi resta che provarlo per cui vi auguro buon lavoro!


EDIT: In ogni caso per chi fosse pigro o non avesse il tempo necessario per preparare in casa il sodio citrato potete trovarlo già pronto qui: http://www.dadalindo.it/news-592/ELENCO-MATERIE-PRIME-DISPONIBILI-PAGINA-1.aspx ed anche l'acido citrico!!!!

Licenza CreativeCommons

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