domenica 30 giugno 2013

IDROLATO DI TIGLIO

Fiori di tiglio
In questo periodo in casa mia c'è sempre un profumo direi "soave" che arriva direttamente dai tantissimi alberi di tiglio che circondano la mia alcova.
Il Tiglio (Tilia vulgaris) è un albero veramente imponente...enorme...e quando in primavera/estate si riempie di fiori emana un profumo paradisiaco, dolce e penetrante. L'uso fitoterapico era già conosciuto sin dai tempi degli antichi romani.
In realtà del Tiglio si utilizzano sia la corteccia che i fiori e le foglie.
In ambito cosmetico, i suoi fiori, sono particolarmente apprezzati per le loro proprietà
emollienti, sudoripare, decongestionanti, vasodilatatrici. La sua azione calmante, antinfiammatoria ed astringente ne fà un eccellente ingrediente per tutte le preparazioni di cosmetici adatti a pelli delicate, secche, irritate ed opache.
L'idrolato di tiglio è molto apprezzato anche per l'effetto rilassante e distensivo che esplica sulle zone perioculari. Sono pochi, in realtà, gli idrolati che possono essere utilizzati a tale scopo, vista la delicatezza delle zone da trattare, ma quest'idrolato è un toccasana per gli occhi stanchi. In genere viene applicato sotto forma di compresse...imbevendo, cioè, un paio di dischetti di cotone idrofilo da porre direttamente sulle palpebre. Oltretutto è anche indicato per le pelli sensibili dei bambini che, grazie alle sue proprietà disarrorranti, è in grado di lenire e sfiammare le irritazioni da pannolino!
fiori di tiglio
L'idrolato di tiglio, ovviamente si ottiene tramite distillazione in corrente di vapore dai fiori freschi che vanno raccolti nel pieno del loro periodo balsamico, cioè nel mese di giugno!
il mio nuovo distillatore
Per distillare il tiglio, questa volta mi son servita di questo nuovo "alambicco" che mi è stato regalato da un'amica carissima! Non potevo non farle onore...anche perchè in casa sua è arrivato un nuovo angioletto di nipotino e, certamente tra tutti i suoi magici preparati non può mancarle un idrolato di tiglio con cui detergere e profumare la pelle del piccolino :-)

giovedì 20 giugno 2013

OLEOLITO DI ELICRISO

Elicriso
L'Elicriso ( Helichrysum italicum G. Don) è una pianticella che cresce spontaneamente in terreni calcarei, aridi ed in zone sassose. I suoi fiorellini sono piccolissimi, raggruppati in capolini, di colore giallo.  Il suo nome deriva dal greco Helios chrysos che significa "sole d'oro".
E' una pianta particolarmente apprezzata in ambito cosmetico grazie a tutte le proprietà. Conosciuta sin dall'antichità, ne decantano le sue virtù i popoli egizi e greci sino ad arrivare ai giorni odierni dopo aver appurato che l'Elicriso ha notevoli benefici sulle pelli affette da psoriasi, dermatiti, eczemi ed affezioni seborroiche, nonchè sui geloni ed ustioni!
Le parti utilizzate della pianta sono soprattutto i fiori i quali contengono flavonoidi, olio essenziale,  tannini, acido caffeico,  fitosteroli, lattoni e sesquitoterpenici.
Pare che i composti sterolici e triterpenici della pianta, possano addirittura considerarsi come dei precursori ormonali tali da trasformarsi in  ormoni steroidei sessuali e corticosurrenalici. Per questa sua peculiarità, l'Elicriso viene considerato un ottimo antiallergico ed antinfiammatorio. L'acido caffeico presente nei fiori agisce anch'esso come batteriostatico ed antiallergico!
L'Elicriso in cosmetica viene utilizzato sotto forma di estratto glicolico o glicerico, macerato oleoso, Tintura madre ed acqua distillata ossia Idrolato puro.
Qualsiasi sia il tipo di estratto utilizzato, questo svolge una funzione dermopurificante, astringente e rinfrescante oltre che ad avere una buona azione protettiva dai raggi UV e quindi risulta essere anche lenitivo e disarrossante.
Insomma, l'Elicriso, insieme alla Lavanda, Camomilla, Malva, Iperico e Calendula risulta essere tra quelle piante medicamentose che non dovrebbero mai mancare nei nostri giardini! L'oleolito di Elicriso è la macerazione oleosa più semplice che si possa fare. Innanzitutto c'è da dire che per ottenere un buon olio vi è la necessità che la pianta sia fresca, altrimenti l'olio stesso non avrebbe nessun effetto benefico e sarebbe privo di qualsiasi principio attivo!!!!
OLEOLITO DI ELICRISO
Fiori di Elicriso

  • 200 g di fiori di Elicriso freschi
  • 1 L di olio extravergine d'oliva o semi di girasole
Raccogliete i fiori al mattino presto oppure la sera poco prima del tramonto, quando sprigionano il loro profumo caldo e dolciastro. Assicuratevi che non ci siano animaletti, altrimenti vi basta scuoterli un pò!
Poneteli in un capiente contenitore di vetro e ricopriteli d'olio.
Fiori di Elicriso in olio
Chiudete ermeticamente e ricoprite il vostro barattolo con della carta (possibilmente non stagnola) magari quella che si usa per incartare il pane e ponete il vostro contenitore al sole per un periodo di tempo di circa 20/28 giorni. 
Ogni giorno abbiate l'accortezza di riaprire il barattolo e mescolare delicatamente con un cucchiaio i vostri fiori in modo tale che tutti si possano impregnare di olio...dopo di che spingeteli sempre sul fondo affinchè siano sempre coperti dall'olio. Richiudete e riponete al sole.
Trascorso il tempo della macerazione, filtrate con ciò che vi è più congeniale, lasciando poi il liquido ottenuto a decantare almeno per 24 ore prima di invasarlo in una bottiglia scura. Accertatevi che non vi siano residui d'acqua (il che è difficilissimo, considerando che l'Elicriso ne contiene veramente poca!) e, quando tutto è limpido senza impurità di alcun genere allora, potete passare a travasarlo nelle vostre bottigliette di vetro scuro, etichettandolo e chiudendolo ermeticamente.
Dopo il filtraggio, l'oleolito di elicriso avrà un colore tendente al giallo senape con un odore particolare che ricorda un pò quello del sedano misto a caffè...non so se rendo l'idea. Comunque a me è un odore che piace tantissimo!
Quest'olio, che in commercio ha dei costi veramente esagerati, lo potete usare tranquillamente in tutti i latti, gel, detergenti e saponi nonchè in unguenti specifici!
Come dicevo prima, è ottimo se accostato con Lavanda, Iperico, Camomilla, Calendula e Malva per lozioni dopo sole in quanto è in grado di alleviare la sensazione di bruciore e prurito conseguente, proprio, all'esposizione solare!
L'unica cosa che raccomando è che i fiori siano freschi...altrimenti sarebbe davvero uno spreco di materia prima e di energie!
Oleolito di Elicriso

domenica 9 giugno 2013

CAPRICCIO DI CLEOPATRA - Crema notte antirughe

Capriccio di Cleopatra
Era da tempo che volevo cimentarmi nel riformulare un'antica ricetta di bellezza trovata sul Papiro di Ebers.
Papiro di Ebers - Immagine presa dal Web
Possiamo dire con certezza che tale papiro sia il più famoso documento di raccolte di rimedi medicamentosi e di ricette di bellezza, risalente addirittura al 1550 a.c.
Sul papiro di Ebers si trova veramente di tutto... dai rimedi medico chirurgici ai rimedi per la cura del corpo, dei capelli e di ogni patologia che può affliggere la nostra pelle. La ricetta che più di ogni altra mi ha affascinata è certamente la crema antirughe di Cleopatra...di una semplicità unica! La ricetta in questione richiede:
  • Cipresso
  • Incenso
  • Latte
  • Olio d'oliva
  • Cera D'api
Sul libro di Edda Bresciani, Sulle rive del Nilo (Laterza) si legge:
Crema antirughe
"Pestare ed amalgamare con del latte fino ad ottenere una crema omogenea dell'incenso, della cera d'api, dell'olio d'oliva fresco e del Cyperus. Gli ingredienti vanno applicati sul viso per sei giorni di seguito. Vedrai il risultato".

Ovviamente il Cyperus non è il nostro cipresso come altrove è stato tradotto, ma è il semplice Papiro egiziano (Cyperus papyrus L.), pianta palustre perenne e rizomatosa, dalle molteplici proprietà! Ricca di silicio, è quindi tra quei vegetali che occupano un posto di rilievo nella fitocosmesi.
Comunque, attenendoci, invece, alla traduzione (forse erronea), che si trattasse di cipresso, non meno significativo dal punto di vista cosmetico, ho voluto riformulare tale ricetta proprio per un "capriccio" personale.
CAPRICCIO DI CLEOPATRA
Crema notte antirughe
Immagine presa dal Web

  • 5 g cera d'api di cipresso
  • 6 g di burro di cipresso*
  • 9 g di oleolito di incenso
  • 40 g di oleolito di cipresso in EVO
  • 40 g di latte di avena con idrolato di cipresso*
  • 3 gtt di o.e. di benzoino
  • 3 gtt di o.e. di incenso
  • 3 gtt di o.e. di cipresso
  • 0,6 g di conservante
* Il burro di cipresso l'ho ricavato con lo stesso metodo del LiMonoi
* Il latte di avena con idrolato di cipresso l'ho ricavato frullando un cucchiaio di fiocchi di avena con 60 g di idrolato di cipresso...tutto col minipimer a freddo e poi ho filtrato doverosamente.

Come al solito ho pesato i miei ingredienti ed ho iniziato a preparare la mia emulsione.
Cera d'api di cipresso e burro di cipresso
In un ciotolino appropriato ho messo cera, burro ed oleolito di cipresso per far sciogliere a bagnomaria
Cera, burro ed oleolito di cipresso
Nel mentre tale composto si scioglieva, ho preparato il latte di avena per la fase acquosa ed il restante degli ingredienti per la cosiddetta fase C (che in questo caso non è propriamente detta in quanto l'intera emulsione avviene sempre ad una temperatura che non supera i 40°C).
Latte di avena con idrolato di cipresso

Oleolito di incenso, benzoino, o.e. e conservante

Una volta sciolta la cera ed il burro, ho scaldato a malapena il latte di avena e la "fase C". Ho aggiunto nei grassi prima questa fase e ,poi pian piano il latte di avena sempre mescolando energicamente con una minifrusta fino ad ottenere un'emulsione cremosa. Il composto, ovviamente a queste temperature tende immediatamente a raffreddarsi, ma nonostante questo ,ho passato tutto in un bagno freddo per accelerare i tempi.
La crema è deliziosamente profumata...morbida...spalmabile...iper idratante e nutriente...lascia la pelle asciutta e vellutata...oserei dire quasi setosa! Nonostante l'alta percentuale di grassi di cui è composta è una crema che si assorbe subito, non lasciando untuosità. Ovviamente è particolarmente indicata per pelli secche, stanche, con perdita di tono, avvizzite dalle intemperie, spente ed opache!
L'ho provata immediatamente sul mio viso ed è davvero bellissima la sensazione di corposità! Per quanto mi riguarda userò questa crema anche da giorno perchè come voi sapete ho una pelle che assorbirebbe anche il catrame, ma per chi avesse la pelle impura o, comunque tendenzialmente grassa, consiglio di usare questa emulsione come crema notte in piccolissime ed impercettibili proporzioni. Ne basta veramente un pizzico per coprire l'intero viso! E...secondo la mia esperienza personale...questa crema è un validissimo rimedio per occhiaie e pelli affette da couperose!
Insomma non vi resta che provare a farla e poi farmi sapere come vi siete trovate :-)
Capriccio di Cleopatra - Crema antirughe per la notte

venerdì 7 giugno 2013

SENZA CONNESSIONE!!!!

Vi prego di perdonare la mia assenza in questi giorni, ma sono senza connessione e purtroppo non posso rispondere ai vostri commenti o alle vostre mail per cui vi chiedo di pazientare per qualche giorno finchè non risistemo la wireless!!!!
Grazie
Lalla

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