Cosa è la Vitiligine?
Premetto che questo articolo non vuole essere un trattato scientifico quanto piuttosto la descrizione di una patologia di cui sono personalmente affetta, per cui non adotterò dei termini medico/scientifici, ma utilizzerò un linguaggio riconosciuto da noi "comuni mortali".
Già sull'etimologia del termine ci sono varie discordanze: c'è chi sostiene che derivi dal latino vitius che significa vizio, difetto e, c'è chi sostiene che derivi sempre dal latino vetus come sinonimo di vecchio imbiancato. Ora a prescindere dalla vera origine del termine colui che è affetto da vitiligine si preoccupa di più di sapere come guarire!
La vitiligine si manifesta con la depigmentazione della pelle e cioè la scomparsa del colore su alcune parti del nostro corpo. Inizialmente compaiono delle piccole macchie biancastre che via via col passare del tempo tendono ad allargarsi. Le cause possono essere ereditarie o genetiche ed in questo secondo caso si dice che la patologia sia data da un fattore autoimmunitario. Questo è il mio caso! A questo punto vi chiederete cosa sia una malattia autoimmunitaria. Bene cercherò di spiegarvela con termini semplici come l'ho spiegato a mio figlio che ha 8 anni: i nostri anticorpi, che io chiamo soldatini, hanno la funzione di difenderci da qualsiasi attacco esterno, ma nel caso di patologie autoimmuni, sembra che impazziscano perchè anzichè difenderci da agenti esterni, i nostri anticorpi iniziano ad attaccare i nostri stessi organi come se non li riconoscessero facenti parti del nostro corpo! A questo punto inizia una specie di "guerra civile" all'interno del nostro organismo; l'attacco è mirato alla distruzione di un determinato organo o addirittura di più organi.
Ritornando alla vitiligine, accade che determinati anticorpi attaccano i melanociti ossia quelle cellule che sono addette a creare la melanina che determina il colorito della nostra pelle, dei capelli e della peluria in generale.In questo caso i melanociti o muoiono o vengono resi inattivi, per cui iniziamo a vedere i primi effetti di questa "guerra" e cioè le macchie bianche che compaiono sulle mani, sugli occhi, sui piedi, intorno alle labbra ecc. La prima cosa che facciamo è, ovviamente, quella di rivolgerci ad un buon dermatologo e...............qui signori miei cominciano le vere battaglie!!!
In 13 anni ne ho sentite di tutti i colori perchè purtroppo vi sono varie scuole di pensiero su come curare la vitiligine. Ormai ho imparato a distinguerle in due grandi filoni e cioè: la prima, della quale fanno parte tutti quei medici che sostengono che i pazienti affetti da vitiligine devono assolutamente evitare le esposizioni solari e se ciò è inevitabile di utilizzare le protezioni totali contro i raggi UVA e UVB. Poi vi è la seconda scuola di pensiero della quale, invece, fanno parte tutti quei medici che sostengono il contrario,come ad esempio gli specialisti del centro Ratokderm di Milano, in quanto affermano che, noi soggetti affetti da vitiligine siamo carenti proprio di raggi UVB e che per questo motivo dobbiamo trovare il modo di esporci al sole il maggior tempo possibile!
A chi credere?????
Essendo testarda ed anche un pò anticonformista, io ho seguito più volentieri la seconda scuola di pensiero facendo uso solo di integratori alimentari come vitamina C, vitamina E, vitamina A e Betacarotene e sottoponendomi per i primi due anni alle attente cure del centro Ratokderm, poi data l'esosità delle spese ho fatto un pò di testa mia e cioè mi sono esposta al sole tutte le volte che ne avevo l'opportunità idratando quanto più possibile la mia pelle.
La cosa buffa è stata quella di scoprire che il corpo umano è una macchina perfetta perchè la pelle senza la protezione naturale della melanina non fa altro che ispessirsi proprio per difendersi anche se questo comporta una secchezza e disidratazione delle parti colpite da vitiligine, ecco perchè continuo a dire che bisogna idratarci oltre che dall'interno anche dall'esterno!!! Poi ho fatto un'altra scoperta e cioè, i miei melanociti, attaccati spudoratamente dai miei stessi anticorpi hanno agito come le comunissime api o vespe! Praticamente hanno fatto finta di morire per non subire più gli attacchi, ed infatti i primi anni, nonostante le terapie a base di raggi UVB a banda stretta e mirati, sul mio corpo continuavano ad aumentare quelle antiestetiche chiazze bianche! Cosa è successo nel frattempo??? E' successo che gli anticorpi hanno battuto la ritirata credendo ormai di avere la vittoria in pugno, ma non sapendo che erano stati presi per i fondelli da quelle piccole cellule che sono i melanociti i quali dopo aver aspettato alcuni anni e cioè dopo essersi accertati di non essere più attaccati hanno ricominciato a svegliarsi riproducendo melanina e quindi io ho visto ripigmentarsi la mia pelle con mia grande gioia. Magari non tutti i melanociti sono sopravvissuti, infatti per esempio una chiazza che ho in testa è rimasta completamente bianca perchè vi è la presenza di un ciuffo di capelli canuti (come Crudelia Demond ahahahahahah), ma gli altri che si sono risvegliati dopo il lungo letargo hanno ricominciato a fare il loro mestiere!!!!
Con questa mia esperienza non voglio illudere nessuno, ma voglio solo dare un messaggio positivo perchè sono sempre più convinta che mens sana in corpore sano e cioè se ci sforziamo ad essere sereni e vivere più a contatto con la natura rilassante e benevola acquistiamo quelle energie che ci servono per affrontare traumi di ogni genere......in fondo in fondo parte tutto e sempre dalla nostra testa!!!!
Premetto che questo articolo non vuole essere un trattato scientifico quanto piuttosto la descrizione di una patologia di cui sono personalmente affetta, per cui non adotterò dei termini medico/scientifici, ma utilizzerò un linguaggio riconosciuto da noi "comuni mortali".
Già sull'etimologia del termine ci sono varie discordanze: c'è chi sostiene che derivi dal latino vitius che significa vizio, difetto e, c'è chi sostiene che derivi sempre dal latino vetus come sinonimo di vecchio imbiancato. Ora a prescindere dalla vera origine del termine colui che è affetto da vitiligine si preoccupa di più di sapere come guarire!
La vitiligine si manifesta con la depigmentazione della pelle e cioè la scomparsa del colore su alcune parti del nostro corpo. Inizialmente compaiono delle piccole macchie biancastre che via via col passare del tempo tendono ad allargarsi. Le cause possono essere ereditarie o genetiche ed in questo secondo caso si dice che la patologia sia data da un fattore autoimmunitario. Questo è il mio caso! A questo punto vi chiederete cosa sia una malattia autoimmunitaria. Bene cercherò di spiegarvela con termini semplici come l'ho spiegato a mio figlio che ha 8 anni: i nostri anticorpi, che io chiamo soldatini, hanno la funzione di difenderci da qualsiasi attacco esterno, ma nel caso di patologie autoimmuni, sembra che impazziscano perchè anzichè difenderci da agenti esterni, i nostri anticorpi iniziano ad attaccare i nostri stessi organi come se non li riconoscessero facenti parti del nostro corpo! A questo punto inizia una specie di "guerra civile" all'interno del nostro organismo; l'attacco è mirato alla distruzione di un determinato organo o addirittura di più organi.
Ritornando alla vitiligine, accade che determinati anticorpi attaccano i melanociti ossia quelle cellule che sono addette a creare la melanina che determina il colorito della nostra pelle, dei capelli e della peluria in generale.In questo caso i melanociti o muoiono o vengono resi inattivi, per cui iniziamo a vedere i primi effetti di questa "guerra" e cioè le macchie bianche che compaiono sulle mani, sugli occhi, sui piedi, intorno alle labbra ecc. La prima cosa che facciamo è, ovviamente, quella di rivolgerci ad un buon dermatologo e...............qui signori miei cominciano le vere battaglie!!!
In 13 anni ne ho sentite di tutti i colori perchè purtroppo vi sono varie scuole di pensiero su come curare la vitiligine. Ormai ho imparato a distinguerle in due grandi filoni e cioè: la prima, della quale fanno parte tutti quei medici che sostengono che i pazienti affetti da vitiligine devono assolutamente evitare le esposizioni solari e se ciò è inevitabile di utilizzare le protezioni totali contro i raggi UVA e UVB. Poi vi è la seconda scuola di pensiero della quale, invece, fanno parte tutti quei medici che sostengono il contrario,come ad esempio gli specialisti del centro Ratokderm di Milano, in quanto affermano che, noi soggetti affetti da vitiligine siamo carenti proprio di raggi UVB e che per questo motivo dobbiamo trovare il modo di esporci al sole il maggior tempo possibile!
A chi credere?????
Essendo testarda ed anche un pò anticonformista, io ho seguito più volentieri la seconda scuola di pensiero facendo uso solo di integratori alimentari come vitamina C, vitamina E, vitamina A e Betacarotene e sottoponendomi per i primi due anni alle attente cure del centro Ratokderm, poi data l'esosità delle spese ho fatto un pò di testa mia e cioè mi sono esposta al sole tutte le volte che ne avevo l'opportunità idratando quanto più possibile la mia pelle.
La cosa buffa è stata quella di scoprire che il corpo umano è una macchina perfetta perchè la pelle senza la protezione naturale della melanina non fa altro che ispessirsi proprio per difendersi anche se questo comporta una secchezza e disidratazione delle parti colpite da vitiligine, ecco perchè continuo a dire che bisogna idratarci oltre che dall'interno anche dall'esterno!!! Poi ho fatto un'altra scoperta e cioè, i miei melanociti, attaccati spudoratamente dai miei stessi anticorpi hanno agito come le comunissime api o vespe! Praticamente hanno fatto finta di morire per non subire più gli attacchi, ed infatti i primi anni, nonostante le terapie a base di raggi UVB a banda stretta e mirati, sul mio corpo continuavano ad aumentare quelle antiestetiche chiazze bianche! Cosa è successo nel frattempo??? E' successo che gli anticorpi hanno battuto la ritirata credendo ormai di avere la vittoria in pugno, ma non sapendo che erano stati presi per i fondelli da quelle piccole cellule che sono i melanociti i quali dopo aver aspettato alcuni anni e cioè dopo essersi accertati di non essere più attaccati hanno ricominciato a svegliarsi riproducendo melanina e quindi io ho visto ripigmentarsi la mia pelle con mia grande gioia. Magari non tutti i melanociti sono sopravvissuti, infatti per esempio una chiazza che ho in testa è rimasta completamente bianca perchè vi è la presenza di un ciuffo di capelli canuti (come Crudelia Demond ahahahahahah), ma gli altri che si sono risvegliati dopo il lungo letargo hanno ricominciato a fare il loro mestiere!!!!
Con questa mia esperienza non voglio illudere nessuno, ma voglio solo dare un messaggio positivo perchè sono sempre più convinta che mens sana in corpore sano e cioè se ci sforziamo ad essere sereni e vivere più a contatto con la natura rilassante e benevola acquistiamo quelle energie che ci servono per affrontare traumi di ogni genere......in fondo in fondo parte tutto e sempre dalla nostra testa!!!!