martedì 30 agosto 2011

La Vitiligine

Cosa è la Vitiligine?
Premetto che questo articolo non vuole essere un trattato scientifico quanto piuttosto la descrizione di una patologia di cui sono personalmente affetta, per cui non adotterò dei termini medico/scientifici, ma utilizzerò un linguaggio riconosciuto da noi "comuni mortali".
Già sull'etimologia del termine ci sono varie discordanze: c'è chi sostiene che derivi dal latino vitius che significa vizio, difetto e, c'è chi sostiene che derivi sempre dal latino vetus come sinonimo di vecchio imbiancato. Ora a prescindere dalla vera origine del termine colui che è affetto da vitiligine si preoccupa di più di sapere come guarire!
La vitiligine si manifesta con la depigmentazione della pelle e cioè la scomparsa del colore su alcune parti del nostro corpo. Inizialmente compaiono delle piccole macchie biancastre che via via col passare del tempo tendono ad allargarsi. Le cause possono essere ereditarie o genetiche ed in questo secondo caso si dice che la patologia sia data da un fattore autoimmunitario. Questo è il mio caso! A questo punto vi chiederete cosa sia una malattia autoimmunitaria. Bene cercherò di spiegarvela con termini semplici come l'ho spiegato a mio figlio che ha 8 anni: i nostri anticorpi, che io chiamo soldatini, hanno la funzione di difenderci da qualsiasi attacco esterno, ma nel caso di patologie autoimmuni, sembra che impazziscano perchè anzichè difenderci da agenti esterni, i nostri anticorpi iniziano ad attaccare i nostri stessi organi come se non li riconoscessero facenti parti del nostro corpo! A questo punto inizia una specie di "guerra civile" all'interno del nostro organismo; l'attacco è mirato alla distruzione di un determinato organo o addirittura di più organi.
Ritornando alla vitiligine, accade che determinati anticorpi attaccano i melanociti ossia quelle cellule che sono addette a creare la melanina che determina il colorito della nostra pelle, dei capelli e della peluria in generale.In questo caso i melanociti o muoiono o vengono resi inattivi, per cui iniziamo a vedere i primi effetti di questa "guerra" e cioè le macchie bianche che compaiono sulle mani, sugli occhi, sui piedi, intorno alle labbra ecc. La prima cosa che facciamo è, ovviamente, quella di rivolgerci ad un buon dermatologo e...............qui signori miei cominciano le vere battaglie!!!
In 13 anni ne ho sentite di tutti i colori perchè purtroppo vi sono varie scuole di pensiero su come curare la vitiligine. Ormai ho imparato a distinguerle in due grandi filoni e cioè: la prima, della quale fanno parte tutti quei medici che sostengono che i pazienti affetti da vitiligine devono assolutamente evitare le esposizioni solari e se ciò è inevitabile di utilizzare le protezioni totali contro i raggi UVA e UVB. Poi vi è la seconda scuola di pensiero della quale, invece, fanno parte tutti quei medici che sostengono il contrario,come ad esempio gli specialisti del centro Ratokderm di Milano, in quanto affermano che, noi soggetti affetti da vitiligine siamo carenti proprio di raggi UVB e che per questo motivo dobbiamo trovare il modo di esporci al sole il maggior tempo possibile!
A chi credere?????
Essendo testarda ed anche un pò anticonformista, io ho seguito più volentieri la seconda scuola di pensiero facendo uso solo di integratori alimentari come vitamina C, vitamina E, vitamina A e Betacarotene e sottoponendomi per i primi due anni alle attente cure del centro Ratokderm, poi data l'esosità delle spese ho fatto un pò di testa mia e cioè mi sono esposta al sole tutte le volte che ne avevo l'opportunità idratando quanto più possibile la mia pelle.
La cosa buffa è stata quella di scoprire che il corpo umano è una macchina perfetta perchè la pelle senza la protezione naturale della melanina non fa altro che ispessirsi proprio per difendersi anche se questo comporta una secchezza e disidratazione delle parti colpite da vitiligine, ecco perchè continuo a dire che bisogna idratarci oltre che dall'interno anche dall'esterno!!! Poi ho fatto un'altra scoperta e cioè, i miei melanociti, attaccati spudoratamente dai miei stessi anticorpi hanno agito come le comunissime api o vespe! Praticamente hanno fatto finta di morire per non subire più gli attacchi, ed infatti i primi anni, nonostante le terapie a base di raggi UVB a banda stretta e mirati, sul mio corpo continuavano ad aumentare quelle antiestetiche chiazze bianche! Cosa è successo nel frattempo??? E' successo che gli anticorpi hanno battuto la ritirata credendo ormai di avere la vittoria in pugno, ma non sapendo che erano stati presi per i fondelli da quelle piccole cellule che sono i melanociti i quali dopo aver aspettato alcuni anni e cioè dopo essersi accertati di non essere più attaccati hanno ricominciato a svegliarsi riproducendo melanina e quindi io ho visto ripigmentarsi la mia pelle con mia grande gioia. Magari non tutti i melanociti sono sopravvissuti, infatti per esempio una chiazza che ho in testa è rimasta completamente bianca perchè vi è la presenza di un ciuffo di capelli canuti (come Crudelia Demond ahahahahahah), ma gli altri che si sono risvegliati dopo il lungo letargo hanno ricominciato a fare il loro mestiere!!!!
Con questa mia esperienza non voglio illudere nessuno, ma voglio solo dare un messaggio positivo perchè sono sempre più convinta che mens sana in corpore sano e cioè se ci sforziamo ad essere sereni e vivere più a contatto con la natura rilassante e benevola acquistiamo quelle energie che ci servono per affrontare traumi di ogni genere......in fondo in fondo parte tutto e sempre dalla nostra testa!!!!

sabato 27 agosto 2011

Oleolito di peperoncino

Il peperoncino piccante, come tutti sanno ha molteplici proprietà benefiche:favorisce la secrezione di succhi gastrici e la digestione, ha ottime proprietà di vasodilatatore ed anticolesterolo, permette l'ossigenazione del sangue ed aiuta i capillari a rimanere elastici, ha poteri decongestionanti ed antinfiammatori, ricco di vitamina C, vitamina E e betacarotene è un potente antiossidante. Va evitato solo nei bambini e nei soggetti affetti da acidità di stomaco, ulcera, epatite, cistite ed emorroidi ed, in caso di arrossamenti cutanei se ne sconsiglia l'applicazione esterna. Negli ultimi anni, esperimenti e studi hanno sottolineato anche il ruolo positivo del peperoncino nei trattamenti di bellezza e, in modo particolare per: Acne-maschera facciale a base di peperoncino e argilla aiuta a mantenere la pelle giovane e fresca, impedendo alle impurità di depositarsi sul viso.Capelli spenti ed opachi-mangiare peperoncino ed usare lozioni a base di alcool e la suddetta spezia (frizionato poi sui capelli due volte al giorno), aiuta i capelli a ritrovare il loro splendore. Cellulite-Fanghi a base di peperoncino in polvere ed argilla sono ottimi per cataplasmi ed impacchi nelle zone colpite da adiposità. Antibiotico naturale, funghicida svolge un'azione antibatterica ed antisettica perchè depura ed allontana i germi dall'organismo.
Detto questo, passiamo a preparare il nostro oleolito:
Procuriamoci una bella manciata di peperoncini secchi (io preferisco i cosiddetti "diavolicchi"), tritiamoli e poniamoli in un barattolo di vetro, ricopriamo con olio extravergine d'oliva, chiudiamo e posizioniamo il contenitore al caldo, possibilmente al sole, in mancanza di questo basta la vicinanza di una qualsiasi fonte di calore. Facciamo macerare il tutto per almeno un mese (anche se personalmente preferisco più tempo), dopo, come al solito filtriamo con l'ausilio di una garza di cotone o di lino e travasiamo il nostro olio nella solita bottiglia scura, etichettiamo e poniamo al fresco e buio. Ottimo come condimento (io non potrei farne a meno), il suo utilizzo come abbiamo visto va al di là della cucina ed io lo uso anche come ingrediente principale nella preparazione di un unguento antidolorifico ed antireumatico di cui vi parlerò in un'altra sezione. Se non siete abituati, andateci piano!!!!!
  

Oleolito di Alloro

Conosciamo benissimo la pianta dell'Alloro e non penso che ci sia bisogno di descriverla in quanto è talmente diffusa ed utilizzata in cucina che sembra superflua ogni aggiunta.
Ciò che forse non conosciamo sono invece le sue proprietà terapeutiche.
L'Alloro è una pianta ricca di Oli essenziali sia nelle foglie (dall'1 al 3%) che nelle bacche o frutti (dall'1 al 10%) quali: gerianolo, cineolo, eugenolo, terpineolo, fellandrene, eucaliptolo, pinene ecc.
Vengono riconosciute alla pianta numerose proprietà terapeutiche proprio grazie ai suoi Oli essenziali: cura i reumatismi e gli strappi muscolari, ha capacità rilassanti, attenua la sudorazione, ha proprietà espettoranti e digestive e le sue foglie hanno proprietà antipiretiche. Infatti per molto tempo il Lauro o più comunemente Alloro è stato usato come rimedio contro la peste.

Dell'alloro si utilizzano le foglie prive del picciolo che possono essere raccolte durante tutto l'anno. Occorre tenere presente che più sono giovani più è alto il loro contenuto in principi attivi. Le foglie si fanno essiccare al sole.
Le bacche raccolte in autunno si fanno essiccare in un luogo buio.

COME SI UTILIZZA
L'infuso di foglie di alloro aiuta la digestione soprattutto per chi ha problemi di fermentazione, aiuta nei  casi di inappetenza e combatte i dolori dello stomaco.
Il decotto si usa per il raffreddore e i reumatismi.
Per i reumatismi, le distorsioni e le slogature si usano anche le frizioni con gli oli essenziali.
Qualche goccia di olio di alloro ed una manciata di foglie nell'acqua consente di ottenere un bagno profumato e rivitalizzante.
Il suo uso in cucina è noto.
Per preparare l'oleolito di Alloro servono le bacche ben mature (ottobre/novembre sono i periodi migliori per coglierle), in mancanza di bacche fresche utilizzeremo quelle secche.
Procediamo in questo modo:
Metodo 1 con bacche fresche
Mettiamo 20 g di bacche leggermente pestate in 100 ml di olio extravergine d'oliva e lasciamo macerare il tutto per 5 giorni in un vasetto di vetro chiuso, trascorso il tempo filtriamo come al solito il nostro olio e lo riponiamo in una bottiglietta di vetro scuro, tappiamo ed etichettiamo.
Metodo 2 con bacche essiccate
Mettiamo una manciata di bacche in 100 ml di olio extravergine d'oliva e lasciamo macerare per tre settimane nel solito vasetto di vetro ponendolo in un luogo caldo. Passate le settimane in questione schiacciamo le bacche con l'ausilio di un cucchiaino, le poniamo in un tovagliolino di cotone o lino e spremiamo bene per filtrare più olio possibile, fatto questo procediamo come sempre al travaso in bottiglietta scura e all'etichettatura.
Si utilizza quest'olio frizionando le parti doloranti a causa di reumatismi o contusioni.
Non ha effetti collaterali di nessun genere a meno che non si è allergici proprio alla pianta!




Oleolito di Benzoino

Il Benzoino è una resina che si ottiene dall'omonimo albero Styrax Benzoin e che sin dall'antichità veniva utilizzata come incenso e come ingrediente di molti profumi dato il suo naturale aroma vanigliato.
Le proprietà di questa resina le abbiamo già descritte nella sezione Oli essenziali, comunque riepiloghiamo:
cicatrizzante, antisettico, energizzante, tonico, espettorante nonchè un ottimo conservante naturale di origine vegetale. E' indicato soprattutto nella cura della pelle, ferite, dermatiti, herpes, tosse, tracheite, tensione nervosa, stress, dolori reumatici.Come noterete quindi la sua applicazione è molto vasta!
Era da tempo che mi chiedevo se da questa resina si potesse ricavare un oleolito. Ebbene ricercando sui miei vecchi opuscoli di fitoterapia ho scoperto, con mia grande gioia che è possibile creare da sè il macerato oleoso di Benzoino.
Procuriamoci la resina, in vendita solo nelle erboristerie specializzate o nelle farmacie dove si preparano prodotti omeopatici. Una volta acquistata, tritiamola finemente con l'aiuto di un tritatutto elettrico o più semplicemente in un mortaio, poniamola in un recipiente di vetro e ricopriamola d'olio extravergine d'oliva. Chiudiamo ermeticamente il barattolo e poniamolo sotto al sole o comunque vicino ad una fonte di calore in quanto la resina si scioglie scaldandosi. Trascorso circa un mese, filtriamo il tutto, ottenendo così un olio di colore ambrato e molto denso, travasiamolo nella nostra bottiglietta scura, tappiamo, etichettiamo e riponiamolo in un luogo buio.
Aggiungendo il 10% di questo oleolito a qualsiasi pomata, unguento o altri oleoliti si da un conservante naturale.
Non è assolutamente irritante, ma come sempre dico, in soggetti sensibili e predisposti può provocare reazioni di sensibilizzazione cutanea.

venerdì 26 agosto 2011

Acqua di rose

Premetto che per preparare l'acqua di rose è semplicissimo e come tutti sanno è un ottimo tonico per la pelle. Innanzi tutto bisogna fare una distinzione tra petali secchi e petali freschi di rose. I primi hanno proprietà astringenti, per cui vengono utilizzati nel caso in cui si abbia una pelle grassa ed impura; i petali freschi invece hanno proprietà vasodilatatrici, quindi se ne fa uso in caso di pelli secche ed avvizzite.
petali freschi di rose di maggio

Fatta questa premessa passiamo alla preparazione della nostra Acqua di rose:
Metodo 1 per 100 ml
Portare a bollore 100 ml di acqua distillata, immergervi 10 g di petali di rose (freschi o secchi a seconda delle vostre necessità), spegnere la fiamma ed aspettare che il macerato si raffreddi. Dopo qualche ora filtrare il tutto e travasare in una boccetta di vetro, aggiungervi mezzo cucchiaino di aceto di mele, tappare, etichettare ed il vostro tonico alle rose è pronto per essere utilizzato dopo la detersione accurata del viso. Ottimo rinfrescante, rassodante e soprattutto economico!!!!
petali in barattolo

Metodo 2 per 100 ml
8 ml di alcool puro a 95° (il solito "buongusto" per uso alimentare)
1/2 cucchiaino di aceto di mele
2 gocce di o.e. di rose
2/3 foglioline secche di Karkadè
100 ml di idrolato puro di rose (in mancanza di questo potete usare acqua distillata)
Versate l'alcool in un barattolo di vetro, aggiungetevi le gocce di o.e., chiudete ed agitate bene affinchè l'olio si diluisca nell'alcool. Fatto questo riaprite il barattolo, unitevi l'idrolato (o acqua distillata), l'aceto e le foglioline di Karkadè che servono solo per colorare di rosa la nostra acqua. Quando abbiamo ottenuto il colore da noi desiderato (bastano solo pochi minuti), filtriamo e travasiamo l'acqua così ottenuta in una bottiglietta di vetro, tappiamo, etichettiamo e conserviamo il nostro tonico nell'armadietto insieme ai nostri "trucchi".
idrolato puro di rose ottenuto con distillazione  a vapore

Lo utilizzeremo per togliere le ultime tracce di detergente dal nostro viso aiutandoci con il solito batuffolo di ovatta imbevuto con questa acqua. E' un ottimo antirughe perchè ha un effetto rassodante grazie alle proprietà delle rose.....e dopo l'uso quotidiano vi renderete conto che il vostro viso acquisterà via via quella luminosità che purtroppo a causa degli agenti atmosferici o, per una cattiva alimentazione ha perduto nel tempo!
Lo consiglio vivamente alle adolescenti con problemi di acne e pelle impura!

giovedì 25 agosto 2011

Concime naturale per piante

E' da un bel pezzo che finalmente in Italia viene fatta la raccolta differenziata dei nostri rifiuti e tra questi vi è anche il cosiddetto "umido", cioè gli scarti di frutta e verdure varie che servono per essere utilizzate come compost vegetale e naturale per arricchire terreni e per preparare terricci ricchi di elementi organici. Chiunque abbia la fortuna di avere un giardino o un orto può tranquillamente prepararsi il suo compost in uno di quei contenitori adatti tipo il composter della Bakker , ma chi come me ha un semplice balcone a disposizione si deve ingegnare a non occupare molto spazio date le dimensioni ridotte dell'habitat delle nostre piante. A questo punto io mi sono adattata utilizzando delle semplici bottiglie di plastica, quelle classiche dell'acqua minerale.
Quando ho a disposizione degli scarti di verdure o frutta o di qualsiasi cosa vegetale non faccio altro che frullarle con il classico frullatore per succhi, aggiungo dell'acqua per diluirli e verso tutto nelle bottiglie di plastica avendo l'accortezza di lasciarle aperte per qualche giorno per dare il tempo ai vegetali di fermentare. A fermentazione avvenuta chiudo le bottiglie coi rispettivi tappi, le etichetto e le ripongo in un armadietto insieme ai detersivi. Quando le mie piante necessitano di concime, non faccio altro che prelevare una certa quantità di questo composto versandolo nell'apposito annaffiatoio, vi aggiungo una tazzina di chelato di ferro e riempio d'acqua, rimescolo per bene ed inizio ad annaffiare le mie piante con questa miscela. Il terriccio dei vasi si arricchisce e le mie piccole amiche si nutrono come si deve tanto da darmi la soddisfazione di vederle crescere sane e forti così da avere sempre un balcone fiorito e verde anche in pieno inverno!
Vi assicuro che non è difficile da preparare e, poi ci evita di creare quei sacchetti pieni di "umido" che tante volte lasciano cattivi odori ed attirano mosche e moscerini. Provateci anche voi e poi ditemi  le vostre opinioni.

Acqua profumata alla camomilla

Un ottimo rimedio per rinfrescare la nostra pelle dopo l'esposizione solare è l'uso della Camomilla di cui conosciamo benissimo le multi proprietà tra cui quella di lenire rossori e piccoli eritemi solari. Utilizzata soprattutto nei preparati per le pelli delicate dei bambini può essere altrettanto utile per noi adulti. Allora perchè non prepararci un'acqua profumata dalle proprietà lenitive e rinfrescanti?
Procuriamoci come al solito un flaconcino con vaporizzatore anche di piccole dimensioni per contenere circa 30 ml di prodotto, dopo di che organizziamo i seguenti ingredienti sul tavolo:
25 ml acqua distillata (o se volete un idrolato puro di vostra scelta)
3 ml di vodka liscia (va bene anche l'alcool puro a 95° il "Buongusto" di uso alimentare)
2 g di fiori secchi di camomilla
5 gocce a scelta di olio essenziale
Mettete l'acqua distillata o idrolato in un contenitore di vetro da chiudere ermeticamente, aggiungete la vodka o l'alcool, l'olio essenziale ed i fiori di camomilla. Lasciate riposare il tutto per circa una settimana, in un luogo fresco e buio. Trascorso questo periodo filtrate il composto con una garza di cotone o lino e travasate il liquido così ottenuto nel vostro vaporizzatore. Utilizzate quest'acqua spruzzandola direttamente sulla pelle oppure imbevendo un batuffolo di ovatta e tamponando, picchettando il viso ed il collo. Sentirete immediatamente un senso di freschezza e pulizia grazie al delicato profumo dei fiori di camomilla.
Sconsiglio ovviamente di usarla sui bambini in quanto contiene alcool, ma in questo caso potete ometterlo sostituendolo con qualche goccia di aceto di mele.

lunedì 22 agosto 2011

Combattiamo gli afidi

Chiunque abbia il "pollice verde" ama le sua piante come se fossero dei figlioli e come tali le tratta coi guanti bianchi! Dalla fine dell'inverno all'autunno inoltrato siamo sempre alle prese con le nostre verdi amiche e talvolta quando sono attaccate da afidi o funghi vari ci disperiamo perchè le vediamo soffrire. Molto spesso accade che accanto alle nostre amate coltiviamo le comuni erbe da cucina come per esempio basilico, prezzemolo, salvia ecc. allora un semplice attacco di afidi non può esser trattato con dei comuni insetticidi, altrimenti sarebbe inutile coltivare da noi le spezie se, poi dobbiamo intossicarle ed intossicarci con dei pesticidi chimici. Che fare dunque in questi casi? Niente di più semplice e soprattutto non nocivo quale l'utilizzo delle stesse piante!
Se si ha un giardino basta saper associare le piante affinchè l'una possa difendere l'altra e viceversa. Ma se a disposizione abbiamo un piccolo balcone dobbiamo armarci di santa pazienza e trattarle una per una per curarle al meglio. Gli afidi attaccano più volentieri le nostre amiche quando sono ristrette in un piccolo ambiente in quanto l'umidità favorisce la proliferazione di questi parassiti che in un battibaleno si ritrovano dappertutto. Che fare in questi casi? Adoperare un insetticida chimico e veloce che però avvelena il nostro cibo, oppure utilizzare un insetticida ultrabiologico che usato costantemente difende le nostre piante da attacchi di parassiti?
Ovviamente opto per la seconda soluzione, quindi che faccio! Mi fornisco di alcuni barattoli di vetro nei quali ci metto le seguenti spezie:
1) 4/5 spicchi d'aglio tritati grossolanamente
2) una bella manciata di rametti di rosmarino
3) una manciata di fiori di lavanda
4) 8/10 peperoncini piccantissimi
5) una bella manciata di foglie di basilico
Ogni barattolo contiene così una spezia, successivamente vi verso in ognuno di essi l'acqua bollente che ho precedentemente tenuto sul fuoco, lascio macerare per un paio di giorni e poi filtro ottenendo del liquido, Mi procuro un nebulizzatore da litro nel quale ci verso in parti uguali l'acqua ottenuta dalle erbe. E' un pò puzzolente ma vi assicuro che è efficacissimo e non solo contro gli afidi, ma anche contro funghi e muffe varie!
L'azione antifungina ed antibiotica dell'aglio associata all'azione antiparassitaria delle altre spezie, fanno sì che questo insetticida non sia nocivo per umani ed animali domestici, bensì lo è nei confronti di quei piccoli esserini verdi che si nutrono delle nostre predilette.
Semplice, economico e soprattutto non tossico, lo possiamo usare quotidianamente senza effetti collaterali nocivi! In un piccolo orto,in un giardino,in un balcone,in un semplice appartamento, questo preparato può essere utilizzato senza arrecare danni a nessuno!!!
Questo è uno dei miei mini rosai che 3 anni fa è stato attaccato spudoratamente dagli afidi, dopo averlo potato drasticamente ed avergli cambiato il terriccio, ho iniziato a trattarlo con il mio nebulizzatore e....questo è il risultato!!!! Foglie verdi e lucenti, roselline sane e bellissime.....questa mia piccola creatura è sopravvissuta!!!! Ne sono fiera ed orgogliosa!

domenica 21 agosto 2011

Olio doposole

Ho sempre pensato che l'abbronzatura faccia sembrare tutti più belli ed in realtà con la "tintarella" acquistiamo un certo fascino, ma ad osservare bene, tante persone sembrano invecchiate precocemente! Eh già....il colorito scuro è tanto bello, ma dobbiamo stare attenti affinchè il sole non rovini la nostra pelle, perchè purtroppo se non bene idratata rischiamo di accentuare le rughe ed addirittura di farne comparire delle nuove. Come procedere dunque per evitare questi inconvenienti? Innanzitutto cerchiamo di idratare la nostra pelle e quella dei nostri bambini con delle creme ultraidratanti, possibilmente ricche d'acqua e, questo lo dobbiamo fare durante tutto l'anno e non solo nei mesi estivi!!!! Quando siamo al mare, ovviamente dobbiamo cercare di proteggerci quanto più è possibile dai raggi nocivi del sole. Un buon doposole può aiutarci ad arricchire la nostra cute di quegli elementi necessari affinchè si attenui il rossore, il bruciore e la secchezza della pelle.
Studiando le proprietà di alcune piante, con le quali ho preparato personalmente dei macerati oleosi, ho dedotto che la miscela di alcuni di essi può essere un toccasana per la pelle bruciata dal sole, dal sale e dal vento!
Ho preparato così il mio olio doposole, che utilizzo sempre dopo la doccia sulla pelle ancora bagnata per non rimanere untuosa.
Vi riferisco le dosi per 100 ml di prodotto. Allora procedete in questo modo:
procuratevi un flaconcino spray (è più comodo), lavatelo accuratamente e disinfettatelo; se non potete bollirlo utilizzate dell'alcool puro alimentare. Dopodichè versateci dentro i seguenti oleoliti:
25 ml di oleolito di Iperico
25 ml di oleolito di Camomilla
25 ml di oleolito di Calendula
25 ml di oleolito di Malva
25 gocce di o.e. di Lavanda
25 gocce di o.e. di Menta
25 gocce di o.e. di limone
Miscelate il tutto scuotendo per bene il vostro contenitore ed è così pronto il doposole economico, profumato e fresco!
Le proprietà lenitive, rigeneranti, rinfrescanti dei 4 oleoliti uniti alle proprietà antinfiammatorie degli oli essenziali renderanno la vostra pelle morbida, idratata e fresca, praticamente tutto ciò che si desidera dopo una giornata trascorsa sotto al sole cocente. La raccomandazione è quella di usare questo doposole con la cute ancora bagnata altrimenti si sortisce l'effetto contrario e, cioè la pelle si avvizzisce e si secca ancor di più oltre a rendervi untuosi e viscidi come una lumaca!

venerdì 19 agosto 2011

Olio essenziale di Benzoino



Styrax benzoin
Famiglia: Styracaceae 
La medicina popolare orientale ne faceva uso già migliaia di anni fa, in particolare per  le sue proprietà antisettiche.
Albero che può superare i 20 metri di altezza con foglie ovali più scure sulla pagina superiore rispetto a quella inferiore. Cresce nelle zone dei paesi asiatici a clima tropicale come Sumatra o la Malesia. Di questo albero non si usano né foglie né fiori per ricavare l'olio essenziale di Benzoino, bensì la preziosa resina che fuoriesce dalla corteccia.
L'olio essenziale di Benzoino viene ricavato dalla resina che esce dai tagli praticati sulla corteccia con estrazione mediante un solvente, che in seguito viene eliminato, e si ottiene un liquido piuttosto viscoso, ambrato, con un'intensa profumazione balsamica. 
Antisettico, disinfiammante, espettorante, calmante, cicatrizzante, antireumatico. Il Benzoino si trova normalmente in commercio in forma di tintura alcolica o glicolica e risulta efficace per le infiammazioni della gola e del cavo orale, per i dolori reumatici, per il raffreddore e per le pelli impure. Il Benzoino  trova applicazione nella cura di herpes simplex labiale, nelle bronchiti o nelle affezioni bronchiali, nelle affezioni cutanee o dermatosi, nelle ustioni e scottature e nelle macchie della pelle. 

Spray antizanzare

C'è mio figlio che viene preso di mira sempre dalle zanzare ed, essendo intollerante alla maggior parte dei prodotti esistenti in commercio, ho dovuto ingegnarmi a creargli qualcosa di naturale che non provocasse irritazioni cutanee. Come al solito ho adoperato una miscela di olii essenziali. In un contenitore spray da 100 ml ho versato 20 ml di alcool puro, quello per uso alimentare, poi vi ho aggiunto 15 gocce di o.e. di Tea Tree (Malaleuca), 15 gocce di o.e. di Geranio, 15 gocce di o.e. di Lavanda, 5 gocce di o.e. di Menta e 3 gocce di o.e. di citronella, infine vi ho aggiunto 80 ml di idrolato puro di Lavanda. Ho chiuso il contenitore ed ho agitato con forza per miscelare bene tutti gli ingredienti (cosa che faccio sempre prima dell'uso). Ebbene vi dirò che quelle "malefiche" zanzare non osano avvicinarsi neanche al mio "cucciolo" ed in più sulla sua pelle non vedo più gli eritemi causati dall'intolleranza ai comuni prodotti antizanzare.

giovedì 18 agosto 2011

Maledettissimo herpes

Come ogni estate appena mi espongo al sole ecco che spunta quel fastidiosissimo herpes labiale!!! Oltre ad essere dolorosissimo è anche "schifoso" da vedere e tutti coloro che ne soffrono mi possono ben capire!
Sinceramente mi sono anche stancata di comprare tutti gli anni quei mini tubetti di pomatine costosissime e che sono antiestetiche da morire. Sì è vero ci sono anche i cerottini, ma vi dirò che a me personalmente mi si attorcigliano di continuo, per cui sono ancora più noiosi della pomata bianca!!! A questo punto che ho fatto!!??? Ho sfogliato i miei quadernetti degli appunti dove finalmente ho trovato un rimedio naturale niente male!
In un piccolo flaconcino ho versato circa 3 ml di olio di Iperico, 15 gocce di olio essenziale di Benzoino e 15 gocce di olio essenziale di Malaleuca o Tea Tree come comunemente viene chiamato, vi ho imbevuto un bastoncino d'ovatta ed ho tamponato delicatamente le "pustole" d'herpes! Non vi dico che sollievo, lì per lì ho sentito un bruciore alle labbra, ma piacevole in quanto sembrava addirittura rinfrescante! Ho utilizzato questo miscuglio per più volte al giorno e per tre giorni consecutivi! Il risultato???? ECCELLENTE!!!! Innanzi tutto non si sono formate neanche le crosticine ed in più mi ha lasciato le labbra morbide e senza le antiestetiche cicatrici che lascia solitamente l'herpes! Tutto ciò lo devo all'azione rigenerante dell'Iperico coadiuvata dall'azione antinfiammatoria e disinfettante del Benzoino e del Malaleuca e con una spesa veramente irrisoria!!! Ora, vista l'ottima riuscita del prodotto mi adopererò a creare uno stick per labbra contro l'herpes da portare sempre con me e quando avrò stabilito le dosi giuste vi dirò come farlo perchè sono sicura che che in molti ne avranno giovamento!

Licenza CreativeCommons

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Questa opera di Lalla è concessa in licenza sotto la Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported.
Basata su un lavoro di impatiens-magicanatura.blogspot.com.
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